Riccardo Castellana è professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea nell’Università di Siena e membro del collegio docenti del Dottorato di ricerca in “Studi italianistici” dell’Università di Pisa. Conseguito nel 2000 il titolo di Dottore di ricerca in Italianistica presso l’Università di Trieste, dal 2002 a oggi ha insegnato Letteratura italiana, Filologia italiana, Letteratura italiana contemporanea e Teoria della letteratura. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente alla letteratura italiana dell’Otto e del Novecento (Manzoni, Verga, Tozzi, Pirandello, Svevo, Montale), alla filologia d’autore, alla letteratura comparata e a questioni di teoria e storiografia letteraria (Erich Auerbach, René Girard). Dirige l’Edizione nazionale delle opere di Federigo Tozzi.
- Realismo modernista: Pirandello, Tozzi, Svevo e il romanzo del primo Novecento.
- Letteratura e antropologia culturale.
- Biofiction: biografie finzionali nel Novecento
Ha curato, nell’ambito di un progetto del CNR, l’edizione critico-genetica dei "Ricordi di un giovane impiegato" di Federigo Tozzi (Cadmo, 1999), seguita da due volumi monografici (“Tozzi", Palumbo, 2002 e "Parole cose persone. Il realismo modernista di Tozzi", Serra, 2009) e da vari saggi e curatele dedicati allo scrittore senese. Di Montale ha invece studiato le prose narrative e le poesie della vecchiaia, curando per Mondadori l’edizione integrale commentata di "Satura" (2009). Ad Erich Auerbach ha dedicato due volumi: "Romanticismo e realismo" (in collaborazione con Christian Rivoletti per le Edizioni della Normale di Pisa, 2010) e "La teoria letteraria di Erich Auerbach: una introduzione a Mimesis" (Artemide, 2013) e vari interventi successivi. Due suoi libri (“Storie di figli cambiati,” Pacini, 2014 e “Lo spazio dei Vinti. Una lettura antropologica della narrativa di Verga”, Carocci, 2022) sono dedicati ai rapporti tra letteratura e antropologia culturale. Ha collaborato, tra le altre, con le riviste "Allegoria", “Annali della Fondazione Verga”, "Belfagor", "Intersezioni", "Italianistica" e con la "Rivista di studi danteschi".