Le attività del Laboratorio di Web Philology, promosso all’interno del Progetto d’eccellenza del Dipartimento e sviluppate in collaborazione con il Santa Chiara Lab e con il DISPOC, hanno come obiettivo primario di accrescere la consapevolezza dei meccanismi di trasmissione della conoscenza sul web, aumentando la capacità di valutare l’attendibilità delle informazioni.
Mediante attività didattiche ed esercitazioni il Laboratorio intende fornire gli strumenti per individuare le forme di manipolazione dei testi sul web e come esse influiscono sulla formazione di una coscienza critica su argomenti diversi.
Dal 2018 il Laboratorio eroga un corso a numero chiuso che rilascia 3 cfu spendibili nell’ambito delle Soft Skills. La frequentazione del corso comporta l’acquisizione di conoscenze e competenze relative al metodo filologico e alla sua applicazione alla testualità online, con speciale attenzione alla trasmissione di testi su portali collaborativi (es. Wikipedia, Wikisource) e ai meccanismi di circolazione delle fake news. Scopo del corso è introdurre gli studenti al metodo filologico, ai suoi presupposti teorici e alle sue applicazioni al di fuori del contesto convezionale (tradizione dei testi letterari trasmessi come manoscritti o a stampa).
Dopo un seminario introduttivo, il corso si articola in due moduli, concluso ciascuno da un’esercitazione in classe. Oggetto del primo modulo (seminari 2-4) è la trasmissione del sapere e delle informazioni in portali collaborativi di tipo wiki. L’esercitazione si concentra sul problema della reliability e sulle procedure di verifica delle informazioni condivise online.
Nel secondo modulo (seminari 5-8) si affronta il problema delle fake news e della loro circolazione tra social network, siti di informazione e stampa cartacea. Come antidoto alla circolazione di fake news, si illustrano le procedure-base del fact checking. L’esercitazione ha come obiettivo, in questo caso, l’analisi, la verifica e la confutazione di alcune fake news esemplari.